PIGNOLA
 
Pignola è il paese dei “cento portali” che numerosi decorano il suo prezioso centro storico, tipico della montagna lucana.
A pochissimi chilometri da Potenza, Capoluogo di Regione, Pignola ricade nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, adagiato su un’altura che supera i 900 metri e circondato da incantevoli valli.
Il suo borgo antico è un gioiello architettonico in cui le abitazioni si sviluppano fino al punto più alto uniti tra loro da ripidi vicoletti e scalinate appese.
Pignola fa da anello di congiunzione tra luoghi dalla spiccata significatività ambientale, come la Riserva Naturale regionale del Pantano di Pignola, un’area protetta che dal grande valore ambientale e paesaggistico, come i boschi di Rifreddo o quelli che salgono verso il passo della Sellata Pierfaone, in estate meta di escursionisti, in inverno location ideale per sciare.
 
Pignola
 
La storia
Certamente il territorio di Pignola è stato frequentato sin dall’epoca antica, ma le prime notizie sulla sua esistenza risalgono al XII secolo.
Un ruolo importante Pignola lo assolve in epoca sveva quando, intorno al 1240, l’imperatore Federico II chiama chiede alla popolazione di contribuire alle spese di riparazione del castello di Lagopesole.
Dopo la morte dello Stupor Mundi, Pignola, all’epoca “Vineola”, passa di feudatario in feudatario. Nel XV secolo è proprio la regina Giovanna ad assegnare Pignola alla casa Santa Ave Gratia Piena di Napoli da lei stessa fondata. Con il prevalere degli aragonesi, e dopo la morte della regina, Pignola come Potenza, il Capoluogo di Regione, passa sotto i conti Guevara.
Tra metà XVI e inizio XVII secolo, mentre vengono fondati il convento di San Michele, lontano dal centro abitato, e il conven­to del Santissimo Salvatore, nelle immediate vici­nanze del paese, a Pig­nola arrivano numerose famiglie di profughi albanesi cercando rifugio dall’invasione turca nelle loro terre.
Il paese non resta estraneo agli episo­di di brigantaggio (1800-1809) che vedono la formazione di bande organizzate e che proseguono dopo l’unificazione del Regno d’Italia.

Il patrimonio culturale
Pignola è il paese dei “cento portali”, anzi in realtà se ne contano circa 200, in pietra scolpita, lungo il bel centro storico della città impreziosito anche da artistici mascheroni.
Ogni portale presenta forme e caratteristiche differenti tra loro, aspetto che li rende ancora più attraenti, e realizzati dalle mani sapienti di scalpellini che hanno frequentato la scuola locale della lavorazione della pietra.
Il borgo antico è un vero gioiello architettonico in cui le abitazioni si sviluppano fino al punto più alto e panoramico, dove svetta la chiesa madre dedicata a Santa Maria Maggiore, e sono uniti tra loro da ripidi vicoletti e scalinate appese.
Tra queste ultime, caratteristica è la “Piscinia” che si inerpica con il suo andamento semicircolare fra i bei palazzi d’epoca sei-settecentesca – a loro volta ornati dai già noti portali – alcuni dei quali quasi circondano la piazza Vittorio Emanuele, che per la sua forma irregolare è molto simile ad una conchiglia.
Proprio nel cuore del paese è possibile visitare il Museo scenografico del costume e della civiltà rurale di Pignola in cui si è colti dalla forte suggestione evocativa di simboli dell’universo contadino resa dalla mostra permanente di costumi popolari e tradizionali femminili.

I sapori
I piatti della tradizione contadina, con predominanza di pasta fatta in casa e legumi, danno valore alla cucina pignolese.
E sono proprio i legumi ad impreziosire le portate, in particolare il “Fagiolo rosso scritto di Pantano di Pignola”, elemento indispensabile nella preparazione della cuccia, minestra di legumi, o con la pasta fatta a mano, soprattutto con i cavatelli, ma anche per la valorizzazione di piatti rinomati della cucina lucana.
Questo tipico fagiolo rosso si distingue e ha conquistato una sempre maggiore fama soprattutto per i particolari metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura, che contribuiscono a renderlo apprezzabile a partire dal suo aspetto: tondo ovoidale, con fondo beige e screziature rosso scure, da cui deriva il singolare nome.

Natura e Parchi
Pignola è un paese di montagna totalmente immerso nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, noto per le sue spiccate bellezze naturalistiche e un insieme di spazi verdi affascinanti.
Il parco è caratterizzato anche da un’eccezionale biodiversità animale, con spazi acquatici popolati da diversi anfibi, e vegetale tra alberi, fiori e varie specie naturali, al punto che chiunque raggiunga l’area verde resta folgorato dagli incantevoli scenari ambientali che la caratterizzano.
Nel cuore del Parco dell’Appennino lucano, a pochi chilometri da Potenza, e in territorio di Pignola, si sviluppa la località turistica di Sellata – Arioso che, totalmente imbiancata, nella stagione invernale offre straordinari scenari e occasioni di divertimento agli amanti degli sport sulla neve grazie alla presenza di attrezzati impianti sciistici, garantendo appassionanti escursioni in estate.
Da non perdere poi, in località Pantano di Pignola, a brevissima distanza da Potenza, la Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Lago Pantano, un altro gioiello ambientale che comprende percorsi natura attrezzati, una ricca vegetazione tra prati e aree coltivate che circondano il lago, e numerose specie di uccelli che lo sorvolano rendendolo meta ideale per gli amanti del birdwatching.

Il patrimonio religioso
In uno dei più bei punti panoramici di Pignola svetta la chiesa madre di Santa Maria Maggiore, che non è l’unico tesoro sacro meritevole di essere ammirato.
Risalente al XIII secolo, ma ricostruita nel XVIII, all’esterno è arricchita dal quattrocentesco campanile, mentre al suo interno custodisce preziose opere d’arte, molte delle quali sono tele firmate da Giovanni De Gregorio, detto “Il Pietrafesa”, pittore nato a Satriano di Lucania e morto proprio a Pignola nel 1653, il cui corpo, secondo la tradizione, sarebbe sepolto nel pilastro a sinistra del presbiterio della chiesa madre.
Da vedere è anche la chiesa di Sant’Antonio Abate per il suo splendido portale settecentesco e per la Porta del Giubileo (1999) opera bronzea di Antonio Masini, uno dei più apprezzati artisti lucani contemporanei. Annesso a questo tempio è il binomio sacro-profano che predomina nel Palio di Sant’Antonio Abate, in occasione del quale tra gli scoscesi vicoli del paese, il 16 gennaio, va in scena un’avvincente corsa di muli e cavalli.
Bella anche la chiesa di San Rocco, o dell’Assunta, in passato parte di un convento rinascimentale non più esistente. A due navate, vi si accede attraverso un portale seicentesco, che a sua volta incornicia un’altra porta bronzea realizzata in onore di Papa Giovanni Paolo II, dopo la sua morte, da Marco Santoro, scultore lucano.
Un po’ fuori dal paese, in località Pantano, magari dopo una passeggiata attorno al meraviglioso lago, si può far visita al santuario della Madonna degli Angeli, Patrona del paese, in cui è conservata la statua in oro zecchino raffigurante la Vergine. In suo onore si svolge ogni anno una intensa festa religiosa con tratti folcloristici.

Sport
Paradiso per gli amanti dello sport e della natura, il territorio di Pignola offre una moltitudine di alternative e luoghi.
Non lontano dal paese, nel cuore del Parco nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese, si staglia il comprensorio sciistico Pierfaone – Sellata – Arioso che si sviluppa in uno splendido paesaggio attraversato da boschi di faggi secolari, a pochi chilometri dalla città di Potenza.
Il comprensorio mette a disposizione degli sciatori una seggiovia biposto che conduce proprio in vetta al Monte Pierfaone (1737 m), consentendo così di accedere a due piste di differente livello di difficoltà, una rossa, più semplice, e una nera, denominata “Pietra del Tasso”, che offre 6 impianti di risalita e 10 piste, per un totale di circa 8 chilometri che spaziano dai 1350 metri della Sellata ?no ai 1740 m del Monte Pierfaone e ai 1710 m del Monte Arioso.
Da qui lo sciatore può soddisfare il suo desiderio di lanciarsi e vivere al meglio l’emozione che questo sport regala, ma anche sentirsi parte di una dimensione ambientale di straordinario impatto in cui oltre allo sci alpino e allo sci di fondo, è consentito praticare anche nordic walking, passeggiate con le ciaspole, e utilizzare aree libere dove è garantito il divertimento con slittini e bob.

Outdoor
Nello straordinario scenario del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, in cui Pignola ricade, si possono praticare escursioni di ogni genere e livello, percorrendo sentieri che attraversano paesaggi incantevoli.
Nel perimetro del parco sono allestiti comodi spazi pic nic per momenti di ristoro e relax, ma il riposo all’aria aperta è garantito anche sulle distese di verde che circondano l’area per godere della magica atmosfera che circonda l’intero spazio. Nel territorio circostante sono consentite anche piacevoli passeggiate a cavallo, trekking, cicloturismo mountain bike.
I sentieri aperti nei borghi circostanti ben si prestano per gli amanti di mountain bike alla ricerca di percorsi avventurosi e unici.
In particolare, nei boschi del monte Pierfaone, tra cinque piste in discesa con differenti livelli di difficoltà e impianti di risalita per le esigenze di tutti i bikers, trovano la giusta dimensione gli amanti di esperienze avventurose da vivere lungo percorsi che si snodano tra paraboliche, salti e passerelle.
Ma il territorio di Pignola è dotato anche di una ricchezza ambientale come la splendida Riserva naturale regionale e Oasi WWF Lago Pantano, nell’omonima località. Non lontano da Potenza, l’area protetta è molto frequentata in ogni momento dell’anno per gli amanti del jogging o di semplici passeggiate.
Dotata di percorsi natura attrezzati con pontili e capanni di avvistamento, è anche location ideale per gli amanti del birdwatching, oltre a offrire percorsi mountain bike e un campo di tiro con l’arco. Nei dintorni sono inoltre disponibili maneggi, piste per il karting e il volo a bordo di velivoli ultraleggeri a disposizione dei visitatori, spesso consistenti in scolaresche, c’è anche un orto didattico e un’area gioco per i bimbi. La riserva è sede anche di un Centro di Educazione ambientale e di un Centro recupero animali selvatici.

Fonte:
Basilicata Turistica - APT Basilicata
 
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